中国, un set su Flickr.
« Mao non camuffò le proprie intenzioni e parlò della Cina come di "un foglio bianco e vuoto". Fu appunto perseguendo questo fine di fare tabula rasa del passato che Mao dette il via a una delle più assurde, tragiche e ancora irrisolte contraddizioni della politica cinese. [...] Qui, come in centinaia di altri posti simili a questo, la gente vive ora fra le rovine di grandi monumenti con cui non ha più alcuna relazione. Completamente estraniati dal loro passato, i cinesi si muovono fra i relitti di un altro mondo e si sorprendono della curiosa attenzione del visitatore per quei cocci e quei resti di cui essi non conoscono neppure l'origine. »
[Tiziano Terzani - La porta proibita]
Da Beijing a Shanghai, passando per Xi'An, Guilin, Souzhou e Nanjing. Con ancora negli occhi i visi del villaggio di Yangshuo, visi di persone che da contadini buddisti sono diventati venditori capitalisti. Un altro viaggio che mi ha mostrato la tragedia del comunismo e il suo fallimento, la capacità di strappare le anime delle persone, di disarcionare le vite dal cavallo della propria cultura.
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